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Malattie neurologiche: la sindrome di Ramsay Hunt
È balzata agli onori delle cronache dopo che il cantante Justin Bieber ha affermato di esserne affetto

La malattia, che prende il nome dallo scienziato che per primo la descrisse, James Ramsay Hunt, è dovuta alle conseguenze di un’infezione da Herpes zoster, virus della famiglia degli Herpes. Il virus paralizza i nervi del volto e forma delle vescicole sull’orecchio e vicino al naso e alla bocca. Si pensa che la sindrome sia dovuta a un’improvvisa riattivazione del virus della varicella, che può rimanere latente a lungo per poi ridestarsi in caso per esempio di immunodepressione e dare queste manifestazioni. La sindrome non è contagiosa, ma il virus responsabile della varicella lo è, quindi è meglio non stare a stretto contatto con le persone affette.
Vi sono tre tipi di sindrome di Ramsay Hunt: nel tipo I si ha l’atrofia della mano a causa della lesione cerebrospinale che interferisce con la dinamica dei muscoli volontari, il tipo II, più diffuso, paralizza i nervi del volto, mentre nel tipo III si ha la compressione del nervo dell’ulna di un braccio, cui si associano sfoghi cutanei, dolore all’orecchio e perdita dell’udito, vertigini e difficoltà di parola.
Prima si interviene per il trattamento, più alta sarà la possibilità di guarigione, anche se la guarigione completa è piuttosto difficile. Gli antivirali aciclovir, famciclovir e valaciclovirsono i farmaci indicati. Le persone che hanno contratto la varicella o sono state vaccinate contro questa malattia hanno meno probabilità di contrarre la sindrome di Ramsay Hunt. A parte il vaccino che dà un aiuto concreto in questo senso, una prevenzione vera e propria non è possibile. Nei soggetti a rischio si può pensare di rafforzare le difese immunitarie, con farmaci o prodotti naturali come echinacea, dietro consiglio medico.