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Covid: l'importanza di una bocca sana
Un recente studio ha messo in relazione l'igiene orale con l'andamento dell'infezione virale
In chi soffre di parodontite, grave infiammazione alle gengive, il decorso dell’infezione da Covid 19 può essere molto più serio rispetto a quello di chi pratica una buona igiene orale e ha gengive sane. Sono i risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Periodontology, secondo il quale chi ha le gengive molto infiammate non è più a rischio di contrarre l’infezione, ma se ciò accade, le conseguenze possono essere più gravi, in quanto i batteri presenti nel cavo orale possono favorire sovra-infezioni che peggiorano la polmonite e le infiammazioni causate da Covid 19.
Si parla di un aumento di quasi 9 volte della possibilità di decesso, di 3,5 volte il rischio di ricovero in terapia intensiva e di 4,6 volte la probabilità di ricorso alla ventilazione assistita. Il rischio viene confermato anche dopo aver escluso altri fattori, come l’età, il diabete e il vizio del fumo.
Questo suggerisce come la prevenzione e la cura delle malattie gengivali riduca il pericolo di complicanze in chi viene contagiato da Sars-CoV-2.
La Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) raccomanda quindi una buona igiene orale e la tempestività nella diagnosi e nella terapia della parodontite, che è una patologia piuttosto diffusa in Italia.
«L'infiammazione sistemica cronica indotta dalla parodontite - spiega Maurizio Tonetti, Editor del Journal of Clinical Periodontology - potrebbe essere uno dei meccanismi alla base dell'aumento del rischio di complicanze da Covid 19, perché potrebbe rendere i pazienti più suscettibili alla tempesta infiammatoria scatenata dal Sars-Cov-2. Inoltre, l'alta carica batterica presente in bocca potrebbe favorire sovra-infezioni polmonari». Durante la pandemia molti hanno trascurato la cura di denti e gengive, ma i risultati, conclude, «mostrano come sia essenziale la cura della bocca di chi è stato contagiato da Sars-CoV-2».