Dieta Tendenze per la salute
Ci beviamo tutto: anche le Plant Waters
I drink a base di linfa sono una moda o c'è del buono? Ne parliamo con il biologo Luciano Atzori, esperto di sicurezza alimentare che invita a riflettere sul passato, quello che per iniziare era alla base della Dieta Mediterranea

Va di moda? Mangia che fa bene! Insomma, ce le beviamo un po' tutte. Ora è il turno dell’acqua delle piante, che detto così non è per nulla cool, ma se ti parlo dei drink a base di linfa, beh, cambia tutto. Ed ecco che ci siamo. Si parte con un nuovo trend. Una moda appunto analizzata con cognizione di ... scienza da un biologo, Luciano Atzori, dello Studio ABR, un vero esperto di sicurezza alimentare che ha studiato queste Plant Waters e ne ha scritto.
Di cosa si tratta? È il caso delle bevande a base di quel liquido, dalla composizione variabile, che scorre nei vasi vegetali delle piante. Pare che offra grandi benefici per la salute, a tal punto da essere diventato una moda tra le star americane. Ed è proprio dagli Stati Uniti che arriva la nuova tendenza nutritional chiamata Plant Waters, una moda capace di fare impallidire i famosi succo di aloe e acqua di cocco, ormai considerati out, vecchi, antiquati. Proprio loro che sino a ieri erano fra i più gettonati del momento.
«Tra le plant waters di maggiore popolarità vi sono le bevande a base di betulla e di acero - spiega il biologo Luciano Atzori - La linfa di betulla concentrata (albero molto diffuso nelle Alpi e nei Paesi nordici), rigorosamente biologica, viene proposta pura, frizzante e in tanti sapori (mango, mirtillo, ibisco, limone, ciliegia, ecc.) derivanti dall’aggiunta di aromi naturali. A questa bevanda ricca in xilitolo (zucchero naturale), betulina, tannini, silicio e oli essenziali si attribuiscono elevate proprietà idratanti, antiossidanti, diuretiche».
Pare neutralizzi i rifiuti tossici facilitando la disintossicazione del fegato e promuovendo la salute del rene, contribuirebbe all’abbassamento del colesterolo, migliorerebbe lo stato della pelle e sarebbe anche d’aiuto per il rilassamento mentale. Insomma, l’acqua di betulla è una sorta di drenante (contro la ritenzione idrica), disintossicante, depurativo e alcalinizzante in grado di fortificare l’organismo.
Spiega Atzori: «La linfa viene estratta dagli alberi delle foreste finlandesi nell’arco di un solo mese all’anno (sempre durante la primavera) rendendo questa bevanda ancora più speciale e per pochi. Ma un’altra bevanda che sta conoscendo popolarità è l’acqua di acero: essa è particolarmente ricca di minerali (soprattutto di calcio e manganese) e vitamine e con un piccolo apporto calorico».
Secondo l’analisi del biologo Luciano Atzori, nelle piante ci sono infinite sostanze che agiscono sul corpo umano quasi come dei farmaci. Di questo si conoscono studi che hanno una lunga storia di ricerca e che ci dicono oggi, certamente, che il mondo vegetale è ricco di importanti sostanze utilissime per la nostra salute, ma ogni pianta o parte di essa non è per forza miracolosa e queste nuove proprietà, al limite del farmacologico, spesso non sono dimostrate da lunghi e seri studi sull’uomo».
Di fatto, oggi, si parla sempre di più (e prende piede come una moda) di nuovi vegetali che sembrano appartenere come ad una categoria di super cibi: «Sembra che essi possano curare di tutto – spiega Luciano Atzori - e promettono una lunga vita. Ora è il turno dei drink a base di linfa, ovvero bevande a base di quel liquido, dalla composizione variabile, che scorre nei vasi vegetali delle piante. Come ben sanno i botanici la linfa può essere grezza (o xilematica) se sale dalle radici verso l’apparato fogliare portando con se soprattutto acqua e sali minerali oppure elaborata (o floematica) se si sposta dalle foglie verso più direzioni della pianta trasportando acqua, saccarosio, sali minerali, ormoni vegetali, aminoacidi, ecc. Visti i benefici che si associano a questi drink sicuramente saranno a base della cosiddetta linfa elaborata.
Senza togliere niente alle presunte o certe proprietà di queste Plant Waters vorrei ricordare come nella vastissima biodiversità animale e vegetale delle nostre terre ci sia già tutto quello che ci serve. E che i nostri avi capaci di vivere a lungo ma che non conoscevano queste bevande, facevano una vita senza eccessi dettata da un’alimentazione varia ed equilibrata conducendo uno stile di vita ottimale (compreso molto movimento fisico). Insomma, seguivano quella che si chiama Dieta Mediterranea… ».