Tuttoscienza Studio scientifico
Dopo l'ictus aumenta il rischio suicidio
Chi sopravvive all'ictus nei due anni immediatamente successivi all'evento sperimentano spesso ideazione suicida

Uno studio pubblicato sulla rivista Neurology e condotto presso l’università di Umea in Svezia ha evidenziato come i pazienti che subiscono ictus, nei due anni immediatamente seguenti l’evento hanno pensieri suicidi superiori rispetto alla popolazione generale.
Gli autori dello studio hanno analizzato i dati relativi a 220000 persone che fra il 2001 e il 2012 hanno patito un ictus trovando una probabilità di suicidio doppia rispetto a quella riscontrata nella popolazione generale.
I pazienti che hanno sperimentato un ictus prima dei 55 anni hanno evidenziato una probabilità di tentare il suicidio 5 volte superiore rispetto a quella riscontrata nella popolazione generale.
Fra i pazienti che avevano subito un ictus quelli più esposti al rischio suicidio si sono rivelati i pazienti con un livello di istruzione e di reddito più basso e quelli che vivevano da soli.
Altri fattori di rischio che hanno aumentato la probabilità di suicidio dopo un ictus si sono rivelati il sesso maschile, gravi disabilità dopo l’ictus e lo sviluppo di depressione post-ictus.
Lo studio in questione sottolinea come dopo un ictus sia fondamentale per il paziente poter contare su un adeguato sostegno psicologico: tali pazienti vanno seguiti molto attentamente e vanno lasciati da soli il meno possibile.