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Gli oppioidi possono migliorare la dispnea
I pazienti affetti da bronco pneumopatia cronico ostruttiva possono veder migliorare la loro respirazione assumendo particolari farmaci

Secondo uno studio condotto in Svezia e pubblicato online sulla rivista Annals of the American Thoracic Society i pazienti affetti da broncopneumatia cronico ostruttiva (BPCO) possono rimarcare un miglioramento della loro dipnea, ovvero nella loro sensazione di non riuscire a respirare, assumendo farmaci della classe degli oppioidi a basso dosaggio.
I farmaci appartenenti a questa classe agiscono positivamente sulla dispnea, ma non sulla capacità di poter svolgere un esercizio fisico.
I ricercatori sono arrivati a queste conclusioni dopo aver esaminato i risultati di 16 studi sull’argomento, analizzando i dati relativi a 271 pazienti, il 95% dei quali affetti da BPCO in forma grave: gli studiosi hanno paragonato l’effetto degli oppioidi somministrati per via sistemica e per via inalatoria.
Dall'analisi è emersa una maggiore efficacia per la somministrazione sistemica anziché inalatoria, ma nessuna delle due vie di somministrazione ha migliorato la capacità di svolgimento di esercizio fisico, ma solo la dispnea; non sono stati registrati effetti collaterali di sorta per la somministrazione di oppioidi a basso dosaggio nella BPCO.