Dieta Alle origini
La Razione K dei soldati
C'era una volta la razione K. Cos'è? È la pappa energetica per i soldati. È il kit di sopravvivenza che passa di generazione in generazione, fra un soldato e l'altro. Dell'Esercito. Anche se di tempo ne è passato da quando Ancel Keys, ideatore della famosa razione K, studiò il primo famigerato pasto da combattimento leggero
C'era una volta la razione K e adesso c'è ancora. Cappa come kit e comunque non un'iniziale qualunque perché sta ad indicare proprio il... Signor K? Non tutti sanno che lo studioso statunitense Ancel Keys, biologo e fisiologo, nato a Colorado Springs nel 1904 e morto a Minneapolis alla fine del 2004 (due mesi prima di compiere 101 anni!), nella seconda metà degli anni ’40, cominciò a compiere i primi studi, a quell’epoca del tutto rivoluzionari, sul collegamento fra alimentazione, stili di vita e rischio di malattie del cuore e della circolazione.
È considerato per questi studi il padre della dieta mediterranea, dieta ricca di sostanze preziosissime, come i polifenoli (verdura, frutta, olio extra vergine d’oliva e vino rosso, infatti, ne contengono in abbondanza) e gli acidi grassi essenziali omega-3 (presenti nel pesce).
Ad Ancel Keys si devono numerosi studi internazionali sull’alimentazione. Nel 1942, durante la seconda guerra mondiale, per esempio, mise a punto la razione K (così chiamata dall’iniziale del suo cognome), quell’insieme di cibi, facilmente trasportabili e conservabili, che, anche in condizioni difficili, garantivano ai piloti e agli altri lai soldati americani l’efficienza fisica.
Da quell’epoca ne ha fatta di strada la famosa Razione K. Una storia che in modo curioso passa da Zelbio, un paesino sulle pendici del Comasco, al Pian del Tivano, dove da oltre mezzo secolo sorge una azienda di integratori per lo sport e di prodotti alimentari funzionali. Parliamo della Enervit, azienda resa famosa (e viceversa) dai grandi campioni che l’hanno frequentata e utilizzata per sperimentare con successo prodotti necessari al massimo della prestazione sportiva, ai successi nello sport e non solo: da Moser, a Fogar, a Messner per capirci, sino ai giorni nostri con l’impresa di pochi mesi fa portata a termine da Alex Zanardi ironman finisher fra uomini d’acciaio al Mondiale più duro del Pianeta, quello di Kona – Hawaii.
C’era una volta la razione K, dunque. Una storia curiosa: «Negli anni 80 una delegazione del Ministero della Difesa chiese alla nostra Equipe Enervit di collaborare alla nuova messa a punto della nuova Razione K, più moderna, più adatta ai tempi, più in linea con la ricerca nutrizionale. - spiega Pino Sorbini, ad di Enervit SPA, responsabile della produzione dello stabilimento di Zelbio - Furono così introdotti una barretta energetica e un integratore di vitamine e sali minerali, ancora oggi perfettamente in linea con le esigenze nate per alimentare il soldato da combattimento leggero».
C’è ancora. «È vero – continua Pino Sorbini – Da allora la collaborazione in un certo senso e con orgoglio prosegue perché periodicamente le aziende che hanno il compito di assemblare gli oltre centomila kit annuali per i soldati acquistano da noi barrette energetiche e integratori. Ci ha fatto comunque soprattutto piacere visitare la mostra alla Triennale di Milano che espone anche qualche nostro prodotto proprio parte integrante di quel kit – razione K – sinonimo di ricerca e di passione – che abbiamo nel DNA della nostra azienda – per soddisfare le esigenze delle persone attive e degli sportivi. E perché no per i nostri soldati!».
In tutto questo c’è anche un po’ di arte. Arte è una Razione K che ha dato il titolo ad una mostra al Triennale Design Museum. Razione K, a cura di Giulio Iacchetti, che ha proposto una riflessione sull’alimentazione dei militari e portatol’attenzione su queste particolari confezioni alimentari, veri e propri oggetti di studio per il mondo del design che rispondono a precisi parametri progettuali e funzionali, quali minimo ingombro, attenzione per i dettagli, per le forme, per i codici colore, ma anche per il rendimento energetico e calorico.
Attraverso una selezione di casi esemplari, la mostra ha presentato le varie tipologie di queste razioni, diversamente sviluppate da ciascun esercito di ciascun Paese e contemporaneamente ha raccontato come si sostengono i militari quando sono impegnati sul fronte e in situazioni estreme.