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Dieta Dalla A alla Zona di Gigliola Braga

C come Chiarezza (parte prima)

Mi stupiscono sempre molto gli studi che valutano le diete mettendole a confronto per determinare il loro reale grado di successo per la salute.

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C come Chiarezza (parte prima) Thinstock

Si tratta di progetti molto ambiziosi che, nel caso dessero davvero risultati omogenei e incontrovertibili, potrebbero costituire un valido aiuto per quella parte del mondo che deve fare i conti con il sovrappeso, l'obesità e le malattie correlate.

Purtroppo, come spesso accade, la realtà biologica è molto più varia e complessa persino dell'immaginazione e questi studi, benché a volte encomiabili, si rivelano spesso inutili, se non addirittura fuorvianti perché arrivano a conclusioni molto discutibili a causa delle modalità con cui vengono condotti. A queste complicazioni si aggiunge la baldanza con cui troppo spesso il mondo mediatico li comunica, con una superficialità che crea solo sconcerto e confusione.

Ritengo che al riguardo ci sia da fare un po' di chiarezza.Penso che nell'ultimo decennio la mediterranea sia una delle diete più pubblicizzate al mondo. I motivi possono essere molteplici: forse un po' dipende dall'affluenza turistica che consente a un numero sempre maggiore di persone di conoscere e apprezzare direttamente le indiscusse e reali qualità gastronomiche tipiche del nostro Paese e di quelli che si affacciano sul Mare Nostrum e che condividono con noi il termine dieta mediterranea. Un po' senz'altro è per la grandissima risonanza derivata dal riconoscimento dell'UNESCO che nel 2010 ha dichiarato questa dieta un bene immateriale dell'umanità. E poi non dimentichiamo l'enorme cassa di risonanza attivata dai colossali interessi economici e finanziari che vedono in questa dieta un grandissimo business, sia per chi ci lavora realmente, sia per chi la vuole imitare. Fatto sta che di dieta mediterranea si continua a parlare sempre più. Molto spesso a sproposito.

Per prima cosa infatti bisogna capire cosa si intende per dieta mediterranea. È l'attuale dieta seguita in Italia? O è quella del Marocco? O di qualsiasi altro Paese mediterraneo? Oppure è la dieta costituita prevalentemente da frutta, verdura, olio d'oliva, cereali integrali, pesce come spesso si sente dichiarare? E già, perché è innanzitutto questo il punto da chiarire se si vuole che la dieta mediterranea possa essere realmente quel riferimento salutare che vorrebbe essere.

L'attuale dieta mediterranea seguita in Italia infatti è anni luce lontana dal modello che vorrebbe e dovrebbe essere. È piena di pane e di pasta consigliati proprio da quei «vecchi» nutrizionisti che per decenni hanno continuato a sostenere con caparbietà e incuranti degli studi man a mano emersi, l'indiscutibilità della nostra dieta mediterranea.

Diciamolo chiaramente: il nostro stile alimentare non è basato sulla verdura, sulla frutta, ecc. ma su grandi quantità di carboidrati e per giunta raffinati perché sono quelli attualmente più disponibili. Si tratta di un quantitativo ben al di sopra della tollerabilità di un organismo moderno che, vista oltretutto l'attuale sedentarietà, non può sopportare. E così si ingrassa, come dimostrano i dati epidemiologici che vedono i bambini italiani come i più grassi d'Europa e 1 Italiano su 3 in sovrappeso, con numeri in continuo peggioramento.

La verdura e frutta che mangiamo è senz'altro più abbondante di quella consumata da altre popolazioni più obese e più malate di noi come gli Americani, ma non basta. Per sfruttare al massimo le preziosissime prerogative nutrizionali protettive di questi vegetali, dobbiamo metterli alla base della nostra alimentazione. Come dice la Zona, una delle diete famose a volte messa nel mirino dagli studi comparativi sulle diete. Chissà se questo elemento è chiaro a coloro che la vogliono giudicare, il più delle volte senza neppure conoscerla.

Gigliola Bragabiologa nutrizionista, è Zone Certified Instructor e Zone Consultant. È membro del Comitato Scientifico presieduto da Barry Sears – ideatore della Zona, chiamata in Europa EnerZona – ed è relatrice nei corsi di formazione che Sears tiene in Italia. Autrice di diversi bestseller sulla Zona, ha venduto oltre 400.000 copie. È docente presso l’Università di Torino. Il suo sito è www.lazonaitaliana.it

Pubblicato il: 05-12-2014
Di:
FONTE : Gigliola Braga, biologa nutrizionista, è Zone Certified Instructor e Zone Consultant, Docente presso l'Università di Torino

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